Che cos’è l’ecografia mammaria
L’ecografia mammaria (al seno) è un’indagine diagnostica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni – onde sonore ad alta frequenza innocue per il corpo umano e i suoi tessuti – per studiare la ghiandola mammaria ed eventuali sue alterazioni patologiche.
Si tratta di un esame che viene eseguito a seguito di altri esami quali la palpazione e la mammografia. Se nel corso di questi sono identificate alterazioni nodulari (palpazione) o aree che generano sospetti (mammografia) si procede con l’ecografia al fine di eliminare il dubbio diagnostico che si è venuto a creare.
Il nostro centro dispone di apparecchiatura di ultima generazione dotata di sonda lineare ad alta frequenza per lo studio accurato della mammella. Lo studio della ghiandola mammaria necessita della massima qualità diagnostica. I nostri senologi sanno che la diagnosi sicura passa attraverso l’utilizzo di apparecchiature sofisticate!!
A che cosa serve l’ecografia mammaria
L’ecografia mammaria è un esame importante per la diagnosi della patologia nodulare della mammella tra cui patologie benigne come cisti, fibroadenomi, mastopatia fibrocistica, e patologie maligne come i tumori.
L’ecografia mammaria dura mediamente 15/20 minuti.
Da oggi lo studio ecografico viene supportato anche dall’ ELASTOSONOGRAFIA, una nuova procedura ecografica che consente di effettuare una caratterizzazione tessutale in tempo reale di un nodulo della mammella evidenziando grazie ad una scala cromatica le modificazioni dell’elasticità della struttura.
Nei Tessuti umani esistono apprezzabili differenze di elasticità o di consistenza tra tessuti sani e patologici.
Alcune patologie dei tessuti come ad esempio i tumori causano alterazioni nella struttura molle che si traduce appunto in un aumento della sua consistenza e in una consensuale riduzione della sua mobilità o elasticità .
Sulla base di questa fondamentale acquisizione nasce l’idea di valutare l’elasticità dei tessuti in vivo sfruttando le potenzialità offerta dalle onde ultrasonore, quindi dall’indagine ecografica, almeno per quegli organi o ghiandole più superficiali che in modo agevole potevano trovare una applicazione clinica da tale metodologia di studio.
La metodica analizza la modificazione degli impulsi di RF provenienti da una struttura prima e dopo compressioni manuali (freehand elastography).
Si ottiene così l’Elastogramma sotto forma di una maschera che si sovrappone a quella in B-mode.
Tale maschera trasparente ha una variabilità di colori che vanno dal Rosso al Verde e al Blù che rappresentano le aree di tessuto scansionato a diversa elasticità (Rosso=Soffice; Verde=Intermedio; Blù=Anelastico).
La durata dell’esame è di pochi minuti; generalmente essa è una valutazione finale che l’ecografista effettua al termine di una indagine ecografica tradizionale che abbia eventualmente messo in evidenza aree nodulari sospette.
Controindicazioni dell’ecografia mammaria
L’ecografia mammaria non ha controindicazioni. L’emissione degli ultrasuoni necessaria per l’esecuzione dell’esame non provoca danni all’organismo umano, nemmeno quando si tratti di persone che si trovano in una situazione di particolare sensibilità (come è il caso, ad esempio, delle donne in stato interessante).